Presentazione del libro "Quando tutto era possibile"

Mercoledì, 13 Novembre, 2013

Università di Roma, La Sapienza. Dipartimento di Storia dell'Arte e Spettacolo
Vetrerie Sciarra, via dei Volsci 122. Aula Levi
Martedì 19 novembre 0re 16,00

Partecipano
Alberto Abruzzese
Achille Bonito Oliva
Paolo Franchi
Giovanni Ragone

(Saranno presenti anche alcuni degli autori del libro collettivo)

1960-1980: una stagione di conflflitti che investe tutti gli strati della società italiana e che, per durata, non trova nulla di simile in alcun paese dell’area occidentale. Ma questi sono anche gli anni che vanno da Per un pugno di dollari di Sergio Leone a Il nome della rosa di Umberto Eco: due momenti che rappresentano l’inizio e la fine di un periodo irripetibile della nostra cultura, l’ultimo in cui occupa un ruolo centrale a livello internazionale. E questo mentre le strade delle città vengono attraversate da conflitti sociali violenti che traducono immediatamente in agire politico la loro intensità. E l’innovazione culturale gioca un ruolo essenziale per legittimare la radicalità delle scelte di campo. D’altra parte sembra proprio della tradizione italiana, dal Rinascimento in poi, far nascere sul terreno del conflitto interno, dello scontro violento tra fazioni, il dinamismo creativo della sua cultura. Dal cinema alla musica, dall’architettura all’arte, dalla pubblicità ai fumetti, dall’editoria alla fiction televisiva, dal design alla moda, dal teatro alle radio libere, la cultura italiana degli anni Sessanta e Settanta sapeva trasformare, riproporre e anticipare in maniera assolutamente originale generi di consumo e modelli culturali di massa alternativi a quelli angloamericani, in grado di trasmi grare e riprodursi altrove.

Douglas Mortimer è uno pseudonimo dietro il quale si riconosce un gruppo di persone che fa lavoro di ricerca. È puramente funzionale e non ha alcun valore politico né ideologico.

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