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Archivio Storico Fotografico

L’Archivio Storico Fotografico del Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo dell’Università La Sapienza, composto da diverse migliaia di riproduzioni di opere di pittura, scultura, architettura e arti applicate raccolte dai docenti di Storia dell’arte della stessa Università nell’arco di circa un secolo, costituisce la più antica e più ampia collezione del genere in Italia.

L’archivio è composto esclusivamente da positivi, e comprende attualmente circa 2.800 fototipi di grande formato (30x40 e 40x50 cm), circa 65.000 di medio formato (21x27 cm o inferiori) e circa 35.000 diapositive in vetro(8x8 cm). Sono inoltre presenti circa 6.000 diapositive in pellicola (35 mm) e circa 2.700 microfiches (105x148 mm), alle quali va aggiunto un numero imprecisato di microfiches e diapositive acquisite dagli anni Ottanta del secolo scorso ad oggi.

I fototipi sono realizzati con diverse tecniche, le più diffuse delle quali sono stampe al pigmento, albumine e gelatine ai sali d’argento. Sono attribuibili ad autori eterogenei, riconducibili ad alcune tra le maggiori ditte fotografiche italiane e straniere specializzate nella riproduzione di opere d’arte attive tra fine Ottocento e inizio Novecento, quali ad esempio Alinari, Anderson, Brogi, Naya, Bulloz, Giraudon, Moscioni, Hanfstaengl e Braun.

L’origine del fondo risale agli anni Novanta dell’Ottocento, ovvero all’inizio dell’insegnamento di Adolfo Venturi alla Sapienza come libero docente nel 1890. Con l’istituzione nel 1901 della prima cattedra di Storia dell’arte in Italia, lo studioso aprì la strada all’affermazione nel nostro paese della disciplina scientifica e accademica, della cui evoluzione l’archivio costituisce testimonianza materiale.

La raccolta di immagini nacque per esigenze didattiche a partire dai grandi formati, più pratici per la visione di gruppo, a cui seguì l’uso delle diapositive, inizialmente di carattere integrativo ma non sostitutivo delle prime. La collezione continuò a implementarsi nel corso della docenza di Venturi (in pensione nel 1931) e poi per opera dei suoi successori, da Pietro Toesca in poi. Il processo di accumulazione sistematico iniziò a scemare tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta del Novecento, quando l’evoluzione tecnologica determinò l’introduzione di nuovi strumenti e materiali didattici, per poi arrestarsi definitivamente negli anni Novanta del Novecento, quando la cosiddetta rivoluzione digitale rese definitivamente obsoleto questo materiale e ne interruppe la continuità d’uso.

Nel corso degli anni la raccolta ha cambiato diverse volte collocazione, seguendo le vicissitudini dell’Università e della cattedra di Storia dell’arte in particolare. Come tutto l’ateneo, al momento della sua nascita la Scuola venturiana era ospitata nel palazzo della Sapienza, e tutto il materiale iconografico veniva preso in carico dalla Biblioteca Alessandrina. Nel 1909, poi, la Scuola venne traferita con l’intera facoltà di Lettere all’adiacente palazzo Carpegna. In occasione di tale trasferimento, venne costituito per iniziativa di Adolfo Venturi un Gabinetto di Storia dell’arte, legato all’omonima cattedra e del quale il professore venne subito nominato direttore. A quella data, perciò, possiamo far risalire ufficialmente la nascita di un fondo specifico e autonomo legato alla Scuola venturiana, in cui però confluirono anche le fotografie raccolte in precedenza. Con la costruzione della Città Universitaria nel 1935 l’archivio approdò poi nella sua ultima sede, all’interno della nuova Facoltà di Lettere e Filosofia, dove tuttora è conservata.

La costituzione dell’attuale organismo denominato Archivio Storico Fotografico risale al 1987, per opera dell’allora direttrice dell’Istituto Angiola Maria Romanini.

Attività e progetti realizzati:

L’Archivio è stato oggetto di una prima indagine tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso. Il professor Stefano Valeri in particolare, responsabile dell’archivio dal 1987, si è occupato di indagare le origini storiche della raccolta e di avviare un progetto di riordino e catalogazione, confluito anche in diverse pubblicazioni, mostre, convegni.

In tempi più recenti un nuovo e sistematico progetto di studio, inventariazione, conservazione e digitalizzazione dell’archivio è stato portato avanti sotto la direzione scientifica della professoressa Ilaria Schiaffini, nuova responsabile dell’archivio dal 2017.

Il lavoro, avviato nel 2014, si è concentrato inizialmente sulla sezione dei grandi formati, nucleo più antico e prezioso della fototeca. La prima fase del lavoro è stata dedicata all’inventariazione e pre-catalogazione dell’intera sezione, condotta nel 2015 dalla Dottoressa Emanuela Iorio, e ad una lunga operazione di conservazione, dedicata in particolare ad analisi, pulitura e ricondizionamento dei materiali, condotta tra la fine del 2017 e il 2018 dalla restauratrice Federica Delia. Entrambe le operazioni sono state portate avanti con il coinvolgimento di gruppi di studenti e trasformate pertanto in occasioni di formazione, secondo la vocazione dell’istituto di cui l’archivio è parte integrante. I risultati di questa prima fase del progetto sono stati esposti in una mostra presso il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, dal titolo La fototeca di Adolfo Venturi alla Sapienza (tenutasi dal 23 novembre 2018 al 12 gennaio 2019 a cura di Ilaria Schiaffini e Maria Onori). In occasione della stessa sono stati effettuati un approfondito lavoro di ricerca sulle fotografie di grande formato e una prima catalogazione delle stesse, confluiti poi in un omonimo catalogo. Una seconda fase dello stesso progetto, dedicata alla scoperta della più cospicua sezione dei medi formati, è stata inoltre avviata nel 2018 dalla dottoressa Camilla Federica Ferrario nell’ambito del suo Dottorato di ricerca e ha portato al censimento di tutta sezione. Una significativa selezione dei grandi formati è stata digitalizzata, metadatata e indicizzata dall’archivista Letizia Leo per il centro di ricerca Sapienza Digilab.

Bibliografia (selezione):

Stefano Valeri (a cura di), Adolfo Venturi e I'insegnamento della Storia dell'Arte, Catalogo della mostra (Roma, Museo Laboratorio dell'Università La Sapienza 15 dicembre 1992-13 febbraio 1993), Roma 1992

Stefano Valeri (a cura di), Adolfo Venturi e I'insegnamento della Storia dell'Arte, Atti del convegno (Roma, 14-15 dicembre 1992), Roma 1996

Stefano Valeri, La memoria riprodotta, Roma 1997

Ilaria Schiaffini (a cura di), La fototeca di Adolfo Venturi alla Sapienza, Catalogo della mostra (Roma, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea 23 novembre 2018-10 gennaio 2019), Roma 2018

 

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