Dall'Informatica umanistica alle culture digitali

Giovedì, 27 Ottobre, 2011

Il 28 ottobre 2011 ricorre il decennale della scomparsa di Giuseppe Gigliozzi. La sua figura di studioso e di docente ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo dell'Informatica Umanistica in Italia. Con il suo lavoro ha contribuito sia alla riflessione teorica, sia alla dimensione sperimentale e applicativa, spaziando dal mondo, a lui più vicino, degli studi letterari con metodologie informatiche a quello degli studi di archivistica e biblioteconomia digitale, fino alle prime riflessioni sulle nuove forme delle culture digitali.
Ma, senza dubbio, l'eredità più importante che Giuseppe ha lasciato consiste nelle diverse generazioni di ricercatori che passando per il suo magistero hanno contribuito alla crescita dell’informatica umanistica in Italia e non solo.
Per ricordare la sua figura, DigLab - Mediateca delle Scienze umanistiche dell’Università di Roma La Sapienza e la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Roma Tor Vergata, con il patrocinio dell'Associazione per l'Informatica Umanistica e la Cultura Digitale, organizzano un convegno di studi che si svolgerà nelle rispettive sedi nei giorni 27 e 28 ottobre.

I lavori si articoleranno in tre sessioni, in cui a una serie di relazioni seguirà una discussione plenaria. I temi delle tre sessioni sono i seguenti.

Lo statuto dell'Informatica umanistica
giovedì 27 ottobre – Università La Sapienza h. 9.30
Aula magna del Dipartimento di scienze del libro e del documento, Viale Regina Elena 295

Che cosa è l'informatica umanistica oggi? Perché è importante nel contesto delle discipline umanistiche? Quali iniziative e strumenti possiamo elaborare per rilanciarne il ruolo culturale e formativo?
In questa sessione i relatori invitati tenteranno di rispondere a questi semplici ma cruciali domande. L'informatica umanistica rappresenta un complesso di teorie, ricerche e applicazioni elaborati in Italia a partire dai primi anni Ottanta. La comunità di studio italiana, con in testa la "scuola romana" di cui Giuseppe Gigliozzi è stato uno dei leader più apprezzati, è stata pioniera nel panorama delle Digital Humanities, producendo sia raffinati contributi teorici sia soluzioni tecniche all'avanguardia. Anche dal punto di vista didattico sono nate numerose iniziative e fino alle recenti riforme l'università italiana era in Europa, insieme al Regno Unito, la sola a offrire sia corsi di laurea triennale sia magistrale (graduate e postgraduate).
A un panorama così variegato e vitale tuttavia non ha fatto da riscontro un riconoscimento istituzionale, ovvero una base solida per garantire all'informatica umanistica continuità e sviluppo. Nel corso di questa sessione si farà il punto su tali questioni, proponendo nuove idee per consolidare e rilanciare questa disciplina.

G. Ragone, Introduzione
T. Orlandi, Informatica umanistica: per una storia della disciplina
D. Buzzetti, Innovazione tecnologica e Informatica umanistica
G. Roncaglia, Il rapporto tra l’informatica umanistica e gli altri domini della conoscenza
Tavola Rotonda con i relatori, S. Tortorella, presiede A.M. Tammaro

Il testo e il computer
giovedì 27 ottobre – Università La Sapienza h. 15.00
Aula magna del Dipartimento di scienze del libro e del documento, Viale Regina Elena 295

Che cosa significa digitalizzare un testo letterario? A che cosa serve l’analisi informatica dei testi? Qual è lo stato dell’arte delle biblioteche digitali? Quali sono le sfide future dell’analisi e della gestione dei testi in rete?
La sessione prende spunto dall’omonimo libro di Giuseppe Gigliozzi pubblicato per la prima volta a Roma nel 1993, in prima edizione con il titolo Letteratura, modelli e computer. I temi affrontati nel manuale di Gigliozzi andavano dall’esposizione della basi concettuali dell’informatica agli strumenti più utili per l’umanista, passando per gli ipertesti, le biblioteche digitali e la modellizzazione delle strutture narrative. Con l’ironia e l’innata capacità didattica che lo distingueva Gigliozzi ha insomma affrontato nella sua carriera l’intero ventaglio delle questioni, dei problemi e delle potenzialità ancora al centro del dibattito sull’informatica umanistica.

Presiede e coordina: P. Stoppelli
M. Lana, Il progetto DigilibLT
F. Perazzini, Oltre i confini del testo: le Digital Humanities tra scienza e opportunità
P. Mastandrea, 1991-2011, un ventennio di evoluzione nella filologia pratica
T. Mancinelli, Dal modello all'interpretazione: l'impatto della codifica nell'analisi testuale della 'Camera da letto' di Attilio Bertolucci
F. Tomasi, Rappresentare la conoscenza fra annotazione embedded e modellazione esterna. Un caso di studio: l'edizione digitale delle lettere di Vespasiano da Bisticci
Discussione

Oltre l'informatica umanistica: culture digitali e reti della conoscenza
venerdì 28 ottobre – Università di Tor Vergata h. 9.30
Aula Auditorium, Facoltà di Lettere e Filosofia

Qual è il ruolo dell’informatica umanistica nel panorama attuale delle scienze umane? Che cosa intendiamo per “cultura digitale”? Come sta cambiando la funzione e il ruolo della ricerca e della formazione?
“Informatica umanistica” è termine che ha resistito all’usura e alle perplessità per oltre venti anni. Non si può dire lo stesso nel campo internazionale, dove da Humanities Computing si è passati al più spendibile ma anche più vago Digital Humanities, allargando il campo della riflessione e delle ricerche a settori prima distanti o marginali. Ma la digitalizzazione non ha cambiato solo le pratiche di ricerca e innovato le sue metodologie. Essa ha ormai investito ogni campo della cultura, realizzando sul campo l’interdisciplinarità auspicata dai suoi primi pionieri e ponendo oggi sfide complesse che riguardano non più solo l’accesso, la gestione e la rappresentazione delle forme culturali, ma l’assetto stesso delle nostre identità. In questa sessione dunque parleremo del ruolo culturale della tecnologia, dei nuovi strumenti di rappresentazione della conoscenza e diffusione dei saperi, dei concetti e delle pratiche delle reti sociali, dei nuovi spazi di formazione della rete.

Saluti del Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Rino Caputo
Nicola Longo, Ciao Giuseppe, commemorazione di Giuseppe Gigliozzi
D. Fiormonte, Per una critica culturale delle Digital Humanities
F. Ciotti, Linked Data e Web Semantico: il prossimo gioco per le Digital Humanities?
R. Mordenti, Ancora (e sempre?) verso la fase due dell’Informatica Umanistica
S. Lariccia, Automi e linguaggio nell'ecosistema delle reti digitali. Tema per un manifesto del neo-umanesimo o nuova trincea per la bioetica?
M. Giovagnoli, Dall'immaginario alla fruizione transmediale del testo letterario: percezione e nuovo realismo
E. Ilardi, Narrare la memoria in rete. Il digital storytelling e il patrimonio culturale
Christoph Blasi
Discussione Plenaria

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